Forum Nazionale per il Servizio Civile

02/07/2014

Servizio Civile Europeo: una sfida di progresso culturale

“Non ci sarà un’Europa degna di questo nome finché non ci sarà un servizio civile europeo.” Matteo Renzi, dal discorso al Parlamento Europeo in occasione dell’apertura del semestre di Presidenza i.

“Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha appena ribadito, dinanzi al Parlamento Europeo, l’attenzione dell’Italia alla dimensione culturale e sociale dell’Europa citando nuovamente il Servizio Civile quale occasione e strumento di crescita dell’Unione. Condividiamo l’esigenza per l’Europa di rimettere al centro i propri valori e i propri cittadini partendo, anzitutto, dai giovani. Se è vero, infatti, che ogni cittadino rappresenta una risorsa per il suo Paese, è ancora più vero che ogni giovane rappresenta un investimento.” E’ quanto dichiara Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile.

“Riponiamo grande fiducia in questo Governo e lo abbiamo dimostrato partecipando attivamente alle consultazioni per la riforma del terzo settore e del servizio civile. Ci aspettiamo adesso che il Governo, ed il Presidente Renzi in prima persona, diano concreto seguito all’attesa riforma del servizio civile rendendolo aperto a tutti i giovani che chiedano di farlo. Siamo consapevoli che questa riforma non potrà avvenire a costo zero, ma chiediamo al Governo di impegnarsi non già in una spesa ulteriore quanto in un investimento necessario al futuro del Paese e dei suoi giovani.”

“Il Servizio Civile Nazionale italiano è un’esperienza che molti Paesi in Europa hanno preso a modello. Un risultato di cui l’Italia può essere orgogliosa e che oggi può portare ad esempio candidandosi a proporre l’istituzione di un Servizio Civile Europeo che aiuti i giovani ad educarsi in una comune cultura della cittadinanza e dell’appartenenza ad una comunità sovranazionale, nonché a crescere e a formarsi per entrare più preparati e più maturi nel mondo del lavoro. Questo è il più grande investimento che chiediamo al Governo di fare durante il semestre, in Italia e in Europa” conclude Borrelli.