04/11/2016
Convocati a Trento gli “Stati Generali della Difesa Civile non armata e non violenta”
Le sei reti nazionali promotrici della Campagna “Un’altra difesa è possibile” convocano gli Stati Generali della Difesa civile non armata e nonviolenta. Occasione di approfondimento e di dibattito tra società civile, istituzioni, politica.
Due giorni di confronto e di analisi per costruire, fattivamente, un altro concetto di difesa non più legato forzatamente alla sola dimensione militare. Analisi, proposte, dibattiti fra realtà ed organizzazioni di varia natura e provenienza: sono questi i contenuti che andranno di scena a Trento il 4 e 5 novembre prossimi. Per la prima volta nel nostro Paese sono stati infatti convocati gli “Stati generali della difesa civile non armata e nonviolenta”, con la presenza di tutti coloro che cercano, studiano, sperimentano, praticano “l’altra difesa”; cioè una forma diversa da quella militare di adempiere l’obbligo costituzionale di Difesa della Patria (e delle persone che la abitano).
L’incontro, promosso dalla Campagna “Un’altra difesa è possibile” con la collaborazione del Forum Trentino per la Pace e i diritti umani e dal Comitato delle associazioni per la Pace e i diritti umani di Rovereto, fa parte del lungo percorso di lavoro che ha già permesso la presentazione al Parlamento di un progetto di Legge (già recepito ed ora all’attenzione della competenti Commissioni della Camera) che prevede l’istituzionalizzazione della Difesa civile e non armata. Con conseguente spostamento di fondi dalle forme armate e militari verso la protezione del territorio, dei diritti, della comunità, e con la creazione di percorsi di prevenzione dei conflitti armati.
“L’idea di difesa della Patria fino a qualche decennio fa richiamava alla mente la difesa dei confini italiani ed evocava nomi come Piave, Caporetto, Monte Grappa – commenta Mao Valpiana presidente del Movimento Nonviolento e coordinatore della Campagna – oggi invece per noi la difesa della Patria significa messa in sicurezza del territorio, e i nomi evocativi sono quelli di Amatrice, L’Aquila, Norcia… L’evoluzione della storia, del pensiero, del sentire comune ha modificato e aggiornato il senso stesso della parola Patria. Ma forse già i padri e le madri costituenti avevano in mente un concetto ampio (e moderno) di Patria, affidando la sua difesa ai cittadini (e non ai militari)”.
“La nostra Campagna, che si pone l’obiettivo del riconoscimento della Difesa civile, non armata e nonviolenta, parte da un contesto favorevole: la Corte Costituzionale ha già da tempo riconosciuto pari dignità e valore alla difesa non armata della Patria. E’ ora venuto il momento di costruire nella pratica quanto le norme già prevedono. Per questo l’appuntamento di Trento è fondamentale”dichiara il presidente del Forum Nazionale Servizio Civile Enrico Maria Borrelli.
In particolare, il programma prevede nel pomeriggio di venerdì 4 novembre un primo appuntamento introduttivo e di presentazione alla città di degli Stati Generali. Dopo il punto della situazione sul percorso di Campagna il presidente del Forum Trentino per la Pace e i diritti umani Massimiliano Pilati coordinerà la Tavola Rotonda “Difesa civile, Protezione Civile, Difesa del territorio e della popolazione” con la presenza della dott.ssa Luisa Zappini, rappresentante della Protezione civile del Trentino, del dott. Giovanni Bastianini, Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile e dell’avv. Nicola Canestrini, Presidente della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe.
Sempre presso il Centro Formazione Solidarietà Internazionale (vicolo S. Marco 1 a Trento) avranno luogo il giorno successivo, sabato 5 novembre, i veri e propri “Stati generali della Difesa civile non armata e nonviolenta” con un fitto programma previsto dalle 9.30 alle 18.
La mattinata, dopo l’introduzione di Mao Valpiana e i saluti di Paolo Tonelli (Presidente del Centro di Formazione Solidarietà Internazionale) e Sara Ferrari (Assessore all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia Autonoma di Trento) proporrà tre sessioni di analisi. Ai dialoghi tematici prenderanno parte Fabrizio Battistelli (Archivio Disarmo) e Pasquale Pugliese (Movimento Nonviolento) per quanto riguarda “Le minacce alla sicurezza”, Enrico Piovesana (Osservatorio Milex) e Francesco Vignarca (Rete Italiana per il Disarmo) sul tema de “La difesa militare oggi: aspettative, limiti e costi” e infine Maurizio Simoncelli (Rete della Pace) e Giorgio Beretta (Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa) per un approfondimento su “Il commercio italiano di armamenti nello scenario europeo e mondiale”.
Nel pomeriggio si darà spazio alle proposte con sessioni dedicate a “Il Servizio Civile Nazionale e la Protezione Civile, eserciti di pace” di cui parleranno Licio Palazzini (Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile) e Giovanni Bastianini (Dipartimento Nazionale Protezione Civile), ai “Corpi civili di pace, in Italia e all’estero” approfonditi da Enrico Maria Borrelli (Forum Nazionale del Servizio Civile) e Martina Pignatti (Tavolo Interventi Civili di Pace) per finire con un momento dedicato a “La ricerca e gli studi per la pace nell’esperienza italiana” curato da Gianni Scotto (Istituto per gli studi di politica internazionale) e Bernardo Venturi (Centro Studi Difesa Civile).
Gli Stati Generali verranno poi conclusi da una Tavola rotonda tra esponenti del mondo pacifista e della politica centrata sull’iter della Proposta di Legge sulla Difesa civile non armata e Nonviolenta, per capirne la portata e le possibilità di successo. Al momento di confronto sono stati invitati il Presidente della Commissione Difesa della Camera e i deputati primi firmatari del PdL C3484, con confermato di presenza già ricevuta da parte di Massimo Artini (Alternativa Libera), Giuseppe Civati (Possibile), Giulio Marcon (Sinistra Italiana), Mario Sberna (Democrazia Solidale – Centro Democratico), Giorgio Zanin (Partito Democratico). A moderare il dibattito, che potrà vedere anche gli interventi di ulteriori parlamentari sia trentini che di altre regioni italiane, Raffaello Zordan giornalista della redazione di Nigrizia.
Il programma
Comunicato Stampa |
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